Applicazione contratti collettivi di categoria nel settore edile: parere del Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la nota “Applicazione dei contratti collettivi di categoria nel settore edile. Richiesta parere” del 1° luglio 2015 (prot. n. 37 / 0010565 / MA008.A001) in risposta alla lettera congiunta delle Parti Sociali* specifica che le imprese partecipanti all’appalto, a fronte di una stessa attività, qualificabile come edile, dedotta in misura prevalente nel disciplinare di gara, devono applicare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) edilizia. Il Ministero prosegue nella nota sostenendo che può ragionevolmente affermarsi che un’impresa affidataria di lavori edili o prevalentemente edili è tenuta ad osservare, secondo il richiamo operato dall’articolo 118, comma 6, del D. Lgs. n. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici), il contratto collettivo nazionale e territoriale di zona in vigore per lo specifico settore edile, osservando integralmente le disposizioni relative al trattamento economico e normativo in esso contenute. Per quanto concerne gli appalti privati il Ministero, sulla base della normativa contenuta nel Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (articolo 90 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.) in merito alla valutazione dell’idoneità tecnico-professionale dell’impresa, svolge analogo ragionamento anche in considerazione della necessaria tutela in ambito previdenziale ed assicurativo dei lavoratori medesimi. In particolare, conferma che le imprese sono obbligate a iscrivere i lavoratori alla Cassa Edile territorialmente competente ogni qualvolta l’oggetto dei lavori riguardi in misura prevalente la categoria di opere che rientrano tra le attività previste dal contratto del settore edile, indipendentemente dal comparto di riferimento.

Si evidenzia l’importanza del chiarimento fornito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali circa l’evidente esigenza di garantire la qualità delle prestazioni richieste ed il rispetto dei principi di libera concorrenza e parità di trattamento.

*ANCE, ANAEPA Confartigianato, CNA Costruzioni, FIAE Casartigiani, CLAAI, ACI – Produzione e Lavoro, FENEAL-Uil, FILCA-Cisl, FILLEA-Cgil

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